Lo psicologo e il paziente, in una relazione, nello studio, dentro un palazzo, in un quartiere, all’interno di una città, di una regione dentro i confini di una nazione, su un continente, nel mondo.
Come può lo psicologo agire professionalmente senza tagliare i fili che legano il proprio operato al mondo che lo circonda ? Come può lo psicologo lavorare con consapevolezza rispetto ai determinanti sociali della salute in linea con quanto prevede l’OMS e con le più recenti evidenze scientifiche provenienti dall’epidemiologia sociale sulle disuguaglianze sociali e di salute?
I quaderni sul Diritto alla Salute e Diritto alla Cura, ad opera del Gruppo di Lavoro Diritti Umani Psicologi Piemonte, dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, costituiscono il risultato del lavoro di un anno insieme ai professionisti che lavorano nell’ambito della tutela del diritto alla salute mentale e sono stati redatti con l’obiettivo di fornire un quadro teorico-operativo che possa aiutare i colleghi a posizionarsi rispetto a questi interrogativi

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